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martedì 2 agosto 2011

Firenze negli anni '80: laboratorio di artisti e innovazione: una rassegna di 3 giorni

Stasera prende il via la rassegna di 3 giorni di mostre e incontri “Pier Vittorio Tondelli e gli anni ‘80”: un omaggio al geniale scrittore emiliano, al suo rapporto con la musica e soprattutto con Firenze negli anni '80,  laboratorio di fermenti sonori.

La città mi piaceva enormemente. Mi piaceva scendere da Forte di Belvedere al giardino di Boboli, restarmene in una vineria a chiacchierare mentre fuori si scatenava il diluvio. Mi piaceva fare tardi la notte, frequentando caffè e locali notturni, nei quali ormai cominciavano a conoscermi; stavo imparando a muovermi autonomamente. La scena giovanile fiorentina era esuberante: mostre, party, feste, disco, rassegne cinematografiche, avanguardie teatrali, sfilate di moda; in una parola, il trend fiorentino anni ottanta esplodeva. Mi sembrò di trovarmi nel posto giusto al momento giusto!

Martedì 2 agosto alle ore 18 presso il Centro Ireos (via de’ Serragli, 3) vernissage della mostra fotografica “Ritratti Fiorentini” di Derno Ricci: 30 scatti in bianco e nero, con gli artisti e protagonisti del periodo. Info tel. 055-240397. Ingresso gratuito. Aperta fino al 6 settembre.

Mercoledì 3 agosto alle ore 17 la rassegna si sposta alle Murate (via dell’Agnolo - Piazza Madonna delle Neve) per l’incontro “Tondelli e la Musica”. Intervengono l’ex cantante e attrice Nicoletta Magalotti, il musicista e produttore discografico Giampiero Bigazzi, Paolo De Bernardin, negli 80 redattore di Rockstar, l’ex CCCP Massimo Zamboni, l’ex Diaframma/Soul Hunter Nicola Vannini, i giornalisti Titti Giuliani Foti e Michele Manzotti, il direttore dell’Estate Fiorentina Riccardo Ventrella e l’ex producer Videomusic/Mtv Massimo Bertolaccini.

Giovedì 4 agosto alle ore 18  “Hard Clubbing, Art Clubbing, Creative Clubbing”, appuntamento alla libreria Melbookstore (via de' Cerretani, 16). Un confronto tra le produzioni culturali giovanili degli anni 80 e di oggi. Con Stefano Bonamici di Tokyo Production, il co-fondatore ed ex direttore artistico del Tenax Daniele Locchi, e il co-fondatore ed ex direttore artistico del Manila Rodolfo Banchelli, il critico musicale Luca Doni, lo stilista Sandro Pestelli ed il critico letterario Gabriele Ametrano.

8 commenti:

  1. Chi ha vissuto quel periodo (mi riferisco alla scena musicale etc.) si ricorderà che in ralta i 4 localini underground che c'erano a Firenze erano perennemente semivuoti e di una tristezza infinita. Come per tutti i periodi "cool" anche gli 80's fiorentini sono sopravvalutati (una volta ho visto l'intervista ad un grande fotografo che diceva che nella tanto famigerata e mitizzata "Swinging London" si aggiravano non piu di 100 persone in tutta Londra che si vestivano e comportavano da pazzi). Anche a me piace pensare a quegli anni con nostalgia e tenerezza forse perche sono i miei 20 anni, ma tutto questo fermento non c'era davvero e io frequentavo la scena facendo parte di una band dark-wawe.
    Mi sa tanto di operazione nostalgia = speculazione, e poi con tutti questi eventi presenziati da ex di ex.....


    un' ex tastierista :)

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  2. Ciao dolce Nelli. In effetti il passegiare da forte belvedere al giardino di boboli e passare i pomeriggi ai tavolini del caffe gilli cosa aveva di cosi post-moderno? Io ho amato gli anni ottanta, che poi ri riducono a 3-4 anni, nell85 era gia tutto finito e il pelu era già un cantante (si famoso) vestito da metallaro. ma sarà l'effetto nostalgia descritto dall'ex tastierista?

    Makno

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  3. ciao ex tastierista
    ti ringrazio tanto per il tuo commento, ci speravo proprio che qualcuno scrivesse.
    sento spesso dire "ahhh com'era vivace Firenze in quegli anni, quante cose, locali, personaggi... altro che ora!"
    e poi arrivi tu e smentisci :-) eh eh
    è bene che ci sia anche chi dice la sua Firenze vissuta negli anni 80 non era poi cosi viva.

    chissà che ora non arrivi qualcuno a dire esattamente il contrario!!!

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  4. che bello rileggerti Makno, già l'altro giorno sul post degli appartamenti trovati sul web e oggi su questo. :-)

    non lo so quando sono finiti gli anni 80 a Firenze e se ci sono mai stati (io nell'85 avevo 10 anni). ma sento spesso persone + grandi fare discorsi nostalgici, soprattutto sulle questioni musicali. e sulla moda. come se oggi Firenze non contasse + niente.

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  5. era meglio quando si stava peggio...
    a noi fiorentini difficilmente va bene qualcosa!

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  6. Ciao a tutti. Inch'io ho vissuto in pieno quel periodo (che brutta espressione) e ne ho un ricordo molto positivo. La differenza con quello che accade oggi è che veramente chi seguiva la scena new wave - dark era fortemente caratterizzato, cioè adottava uno stile, dall'abbigliamento ad altri atteggiamenti molto riconoscibili e ben definiti. Non seguo molto le mode giovanili ma a parte i pantaloni calati e le mutande firmate in evidenza (forse già passata) adesso non c'è uno stile ben definito, fra vintage techno hip hop emo e quantaltro. Vedi gente vestirsi da rapper ai concerti di vasco o metallari nelle spa. A parte queste considerazioni penso che gli 80's siano stati un periodo molto creativo per Firenze ma in effetti sono durati fino all'85 non oltre, poi è arrivata l'onda lunga della nostalgia (viva las vegas).

    marcello

    p.s. ....sono stupito dei pochi commenti arrivati

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  7. ciao marcello grazie del tuo commento. riguardo ai pochi commenti un po' credo che sia colpa dell'estate, un po' forse la gente non ha più voglia di parlare degli anni 80? chissà... cmq secondo me nel tempo altre persone lasceranno un commento. è quel genere di post che cresce col tempo.
    ciao!

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  8. Anche io come i commentatori qui sopra ho vissuto gli anni ottanta a Firenze, da adolescente: 16-17-18 anni...ed in effetti ricordo che con le mie amiche ci si lamentava sempre che non c'era niente da fare mentre nella vicina Bologna c'era tanto da fare.
    Erano anni spensierati, gli anni del liceo, dei duran duran, wham e spandau...Li rimpiango, ci penso molto spesso e mi sembra che siano passati solo pochi anni, invece son ben più di 20.
    Credo che gli anni ottanta per noi poco più che quarantenni adesso, siano stati un pò come gli anni 60 per i nostri genitori...tutto qui.

    SIMONA WP

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